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RiGenerazioni
Candidatura
Fase 1

APERTO

RiGenerazioni - Candidatura - Fase 1
DATA DI APERTURA
12 novembre 2025 16:00
SCADENZA
09 gennaio 2026 16:00
DESTINATARI
Enti del Terzo Settore
STATO
APERTO
Codice
13DE7E2E13

L’Avviso “RiGenerazioni”, promosso dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il sostegno del Ministro per lo Sport e i Giovani, in collaborazione con Sport e Salute, è destinato agli Enti del Terzo Settore (costituiti in associazione e fondazione) e alle ONLUS e sostiene progetti di comunità con l’obiettivo di favorire la partecipazione attiva dei giovani, rafforzare le reti territoriali e generare un impatto duraturo nelle comunità.

Con una dotazione complessiva di 25 milioni di euro, a valere sul Fondo per le politiche giovanili, l’iniziativa coinvolge i giovani tra i 14 e i 35 anni, puntando a prevenire e contrastare il disagio giovanile e a promuovere protagonismo, benessere e inclusione, attraverso spazi di aggregazione, servizi di orientamento e reti integrate per la salute psicofisica.


Allegati
RiGenerazioni Avviso manifestazione interesse

RiGenerazioni Linee Guida Rendicontazione

RiGenerazioni Guida alla compilazione della domanda

RiGenerazioni Format domanda di candidatura
FAQ
Possono presentare una proposta progettuale come soggetti proponenti (Capofila):Enti del Terzo settore iscritti al RUNTS (costituiti in forma di associazione o fondazione); Associazioni e fondazioni iscritte all’anagrafe delle Onlus (art. 11, D.lgs. 460/1997). È richiesto obbligatoriamente un partenariato con almeno due altri soggetti, pubblici o privati senza scopo di lucro. Il partenariato deve essere già definito nella candidatura.
I beneficiari diretti sono giovani di età compresa tra i 14 e i 35 anni. Gli enti proponenti possono coinvolgere anche altri soggetti (famiglie, insegnanti, operatori, comunità locali), ma solo in funzione di supporto: l’impatto principale del progetto deve ricadere sui giovani di questa fascia d’età.
Possono partecipare come Partner: Enti del Terzo settore iscritti al RUNTS (costituiti in forma di associazione o fondazione); Associazioni e fondazioni iscritte all’anagrafe delle Onlus (art. 11, D.lgs. 460/1997). Soggetti pubblici (come comuni, scuole, ASL, ecc.);ASD/SSD iscritte al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD). Ogni Partner può essere coinvolto in massimo due proposte.
La candidatura deve essere inviata esclusivamente online sulla piattaforma: https://bandi.sportesalute.eu/bandi/rigenerazioni. Apertura: 12 novembre 2025, ore 16:00. Chiusura: 9 gennaio 2026, ore 16:00
I partner di progetto fanno parte del partenariato formale insieme al Capofila: hanno requisiti precisi, ruoli e responsabilità definiti e sottoscrivono l’Accordo di partenariato. Contribuiscono attivamente alla realizzazione delle attività e rientrano nella governance e nella gestione del progetto. Le altre collaborazioni, invece, sono apporti esterni (ad esempio spazi, servizi, competenze, comunicazione) forniti da soggetti pubblici o privati che non entrano nel partenariato. Si tratta di contributi aggiuntivi, a titolo gratuito e senza rimborsi, che rafforzano le reti territoriali ma senza coinvolgimento diretto nella gestione amministrativa e finanziaria.
Ogni soggetto, in qualità di Capofila, potrà presentare al massimo una proposta: un’eventuale ulteriore proposta potrà essere presentata solo in veste di Partner.
Si, un soggetto capofila può partecipare in qualità di partner di progetto per un’altra proposta progettuale.
I soggetti che non risultano Capofila potranno prendere parte in qualità di Partner ad un massimo di due progetti.
L’Avviso ha lo scopo di selezionare idee progettuali per coinvolgere ragazze e ragazzi tra i 14 e i 35 anni, contrastare il disagio giovanile e valorizzare il protagonismo, la partecipazione e il benessere delle giovani generazioni.
Il percorso si articola in tre fasi:Fase 1 – Avviso pubblico rivolto agli ETS per la selezione di 250 idee progettuali. Fase 2 – Percorso di accompagnamento e formazione per le idee progettuali selezionate. Fase 3 – Avviso pubblico rivolto agli ETS che hanno partecipato all’accompagnamento, per il finanziamento dei progetti esecutivi
Le idee progettuali devono concentrarsi su una delle seguenti linee: Spazi e luoghi per i giovani: rigenerazione urbana, centri aggregativi, laboratori, sport. Orientamento e competenze: percorsi di empowerment, formazione, inclusione. Salute e benessere psicofisico: supporto psicologico, uso consapevole dei social, prevenzione.
Sì. Il legale rappresentante del Capofila dovrà effettuare il primo accesso alla Piattaforma ed effettuare la registrazione tramite SPID o CIE e, successivamente, seguendo l’apposita procedura, dovrà associarsi al profilo dell’ente di appartenenza. Anche i Partner dovranno accreditarsi (con SPID o CIE), associarsi al profilo dell’ente di appartenenza e confermare digitalmente l’adesione al progetto.
Una Commissione valuterà le proposte sulla base di criteri trasparenti. Il punteggio massimo è 100 punti. Saranno considerati ammissibili alla Fase 2 i progetti che ottengono almeno 70 punti. I criteri includono: Conoscenza del contesto territoriale; Capacità organizzativa e finanziaria; Qualità del partenariato; Coinvolgimento attivo dei giovani; Comunicazione e diffusione; Sostenibilità e replicabilità del progetto.
Il Capofila è: L’unico referente per Sport e Salute; Responsabile del coordinamento tra i Partner; Titolare della rendicontazione economica; Responsabile del buon esito del progetto.
In Fase 1, il partenariato si costituisce digitalmente: i partner già profilati, in piattaforma, riceveranno una notifica per accettazione di impegno del partenariato. I partner non ancora presenti in piattaforma riceveranno comunicazione via e-mail e dovranno poi procedere alla registrazione e alla profilazione per finalizzare la procedura d’approvazione tramite questa. L’Accordo di partenariato vero e proprio dovrà essere allegato solo in Fase 3, secondo il modello che sarà fornito.
Sì, il partneriato deve essere obbligatoriamente composto da un numero minimo di 3 soggetti, compreso l’Ente Capofila.
Sì. È possibile indicare ulteriori soggetti a supporto del progetto (es. enti culturali, media, imprese, esperti) che contribuiscano in forma completamente gratuita (senza rimborsi o compensi). Il loro apporto deve essere descritto nell’idea progettuale senza tuttavia prevedere alcuna forma di rimborso spese o altro tipo di corrispettivo. Si precisa, inoltre, che è possibile inserire più collaborazioni. La compilazione di questa sezione consentirà di generare il format denominato Lettera di gradimento/adesione, già precompilato nella sezione allegati. Tale documento dovrà essere firmato dal soggetto interessato alla collaborazione, restituito al Capofila e successivamente caricato in piattaforma a cura di quest’ultimo
Al momento della candidatura, il Capofila dovrà caricare:Bilancio 2023 e Bilancio 2024 in formato *pdf se necessario; lettere di gradimento/adesione delle eventuali collaborazioni: upload del format disponibile in piattaforma in formato *pdf o p7m.
La graduatoria dei progetti ammessi alla Fase 2 sarà pubblicata sul sito istituzionale di Sport e Salute e avrà valore di notifica ufficiale. Eventuali richieste di chiarimento dovranno pervenire entro 5 giorni dalla pubblicazione via PEC.
Tutti i progetti con lo stesso punteggio in posizione limite verranno ammessi in deroga al limite dei 250 previsti.
No. La partecipazione alla Fase 2 non comporta alcun diritto a compensi, rimborsi o anticipazioni. Il finanziamento potrà essere erogato solo ai progetti esecutivi selezionati nella Fase 3.
No. L’Avviso non prevede cofinanziamento obbligatorio, ma l’eventuale contributo volontario di risorse proprie o di terzi potrà essere valorizzato come elemento qualificante.
No. Sono ammissibili solo le spese sostenute successivamente alla firma del contratto di finanziamento, che avverrà dopo la Fase 3. Spese precedenti non potranno essere riconosciute.
L’Avviso attuale (Fase 1) è una manifestazione di interesse: serve a raccogliere idee progettuali preliminari e selezionare fino a 250 proposte. L’Avviso Fase 3, invece, sarà destinato esclusivamente ai soggetti selezionati e ammessi al termine della Fase 2. In quella sede si presenterà il progetto esecutivo completo e il piano economico dettagliato per l’eventuale finanziamento.
I soggetti ammessi alla Fase 2 partecipano a un percorso di accompagnamento formativo. Al termine di questo percorso, saranno chiamati a ripresentare una nuova candidatura per partecipare alla selezione dei progetti esecutivi finanziabili. Attenzione: la candidatura presentata in Fase 1 non è automaticamente valida per la Fase 3. È necessario presentare una nuova domanda, seguendo le indicazioni del secondo Avviso pubblico.
La polizza fideiussoria va presentata solo in Fase 3, se il progetto verrà selezionato per il finanziamento. La fideiussione è una garanzia personale rilasciata da un istituto bancario o da una compagnia assicurativa, a copertura dell’importo corrispondente alla prima tranche di contributo che Sport e Salute erogherà come anticipo agli ETS Capofila che saranno selezionati con il secondo avviso pubblico. La polizza deve coprire un importo pari alla prima quota del finanziamento richiesto. Serve a garantire la corretta esecuzione del progetto, in linea con il piano economico presentato poiché in caso di inadempimenti, consente il recupero delle somme eventualmente già erogate.
No. In Fase 1 serve un piano economico indicativo per valutare coerenza e fattibilità. Il dettaglio sarà richiesto solo in Fase 3, dove sarà possibile rimodulare voci e importi.
Bisogna suddividere le spese tra le 5 macrocategorie della piattaforma. Le spese generali non possono superare il 5% del totale. È importante che il totale rientri nel range 150.000–250.000 €, altrimenti la piattaforma segnalerà errore e la proposta sarà inammissibile.
Sì, il requisito non è un’esclusione automatica. Tuttavia, la Commissione premierà la solidità economica del capofila (bilanci, esperienze pregresse, capacità di gestire fondi). Un ETS con bilanci più contenuti dovrà dimostrare affidabilità gestionale attraverso il partenariato e progettazione.
Sì, purché strettamente collegate all’attuazione del progetto e rendicontate secondo le Linee guida. Devono essere costi effettivi e documentati.
In Fase 1 è necessario descrivere il ruolo del partenariato e le esperienze pregresse, nel suo complesso, perché questo costituisce un criterio di valutazione.